venerdì 9 novembre 2007

Poesie senza tetto

Per il debutto del nostro blog abbiamo scelto una poesia. L'ha scritta M. nel 2001 dal carcere di Padova e ora la dedica al papà, morto 41 anni fa, quando aveva solo 13 anni.
M. ha vissuto una vita fatta di numerose esperienze e diversi lavori, ha avuto una famiglia numerosa ma per i problemi con la giustizia è rimasto solo e ora tenta di rifarsi una vita, al motto di "finchè c'è vita c'è speranza".

VIVERE IN POVERTA'

"Vivevo sul lato in ombra della strada
e osservavo i giardini dei vicini
al di là della strada,
festanti nella luce del sole.

Mi sentivo povero,
e andavo di porta in porta
con la mia fame.

Più mi davano
della loro incurante abbondanza
più diventavo consapevole
della mia ciotola da mendicante..

Finchè un mattino mi destai dal sonno
all'improvviso aprirsi della mia porta,
e tu entrasti a chiedermi la carità.

Disperato, ruppi il coperchio del mio scrigno,
e scoprii sorpreso la mia ricchezza."
M.V.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Molto bella e toccante. In bocca al lupo per la tua vita !

Unknown ha detto...

Lodevole iniziativa, magari ce ne fossero di più visto il futuro che a mio dire è agonizzante per una società che si definisce solidale, "solo a parole". Io frequento il centro diurno di viadelporto di Bologna a cui devo fare i complimenti per la gestione, cosa non facile, gli addetti ai lavori sono operatori nel vero senso della parola, cioè non chi serve un pasto alle persone indigenti ma anche coloro che ti danno un consiglio o ti aiutano a risolvere (almeno in parte) i problemi che hai. Spero e mi auguro di cuore che anche voi facciate non dico lo stesso ma qualcosa in più delle istituzioni,compito arduo visto che i fondi sono miseri ma è la voglia di "AIUTARE" i più deboli che trascina tale iniziativa.

La Bussola ha detto...

Ognuno di noi ha un'iniziativa, un'esperienza, dei valori di vita vissuta che può trasmettere agli altri dialogando e ascoltando le esperienze di ognuno.
M.